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Genoa primo campione d'Italia

La prima delle prime volte nasce e si consuma in un solo giorno, dal mattino al tardo pomeriggio dell'8 maggio 1898,al Velodromo Re Umberto, periferia di Torino, zona Porta Susa. L'occasione fu offerta dall'Esposizione Internazionale per i cinquanta anni dello Statuto Albertino. Venne messa in palio una coppa offerta dal Duca degli Abruzzi e una targa data ad ogni rappresentante della squadra vincitrice. La coppa messa in palio sarebbe rimasta di proprietà alla squadra che avesse vinto il torneo per tre volte. Quel giorno segna l'anno zero del campionato italiano di calcio Le squadre partecipanti sono quattro, imbottite di giocatori di anagrafe non italiana, soprattutto inglesi, giacchè erano stati loro ad attaccare agli italiani dell'area portuale genovese e delle aree industriali e studentesche di Torino e Milano il virus di quello che oggi è considerato il più bel gioco del mondo. Le scarne cronache di allora tramandano i risultati delle due partite eliminatorie disputate al mattino. Alle 9:00, dinanzi ad una cinquantina di persone, scendono in campo due squadre torinesi, l'Internazionale di Torino e il Football Club Torinese: 1-0 il risultato, diatriba sulll'autore del primo storico gol del campionato italiano; alcuni riportarono Savane, altri Bosio. Alle 11:00, la seconda partita, in cui il Genoa supera la Società Ginnastica Torinese per 2-1. Poi, probabili panini imbottiti e Barbera come introduzione alla finale disputata verso le 15:00, dinanzi ad un pubblico raddoppiato rispetto a quello del mattino: un centinaio di spettatori e incasso di 197 lire e qualche centesimo. Occorrono i supplementari per attribuire il titolo di campione d'Italia dopo che i 90 minuti si erano chiusi in parità (1-1). Alla fine prevale per 2-1 il Genoa che non aveva ancora la divisa rossoblù di oggi ma una camicia bianca, con questa (presumibile) formazione: Spensley, Leaver, Bocciardo, Dapples, Bertollo, Le Pelley, Ghiglione, Pasteur, Ghigliotti, De Galleani, Baird.

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